Ci vediamo a Collemaggio!

Domenica 22 gennaio ci vediamo a Collemaggio!!
Iniziano le domeniche alla riscoperta e alla riappropriazione dell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio attraverso una serie di iniziative domenicali.
1 anno di Radio Stella 180 web-radio dell’Associazione 180amici onlus dell’Aquila in collaborazione con il centro diurno pschiatrico
ore 11 appuntamento ai cancelli dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio
Visita guidata ai padiglioni ed al parco di Collemaggio – Installazione del 1° bussolotto della campagna
ore 13 Pranzo Sociale a CaseMatte
ore 15 Radio Stella 180 (ultimo container del centro diurno accanto all’accademia dell’immagine) workshop su come funziona e quali sono le attività di una web-radio, in collaborazione con Radio Popolare Roma

 

Diciannove ettari accanto al cuore spento della nostra città. Una città-giardino con i suoi edifici dell’inizio del ‘900 che ci parlano di una storia recente, molto attuale.
Un pezzo di città che, nonostante il terremoto, sembra ancora una città.
In questo colle del maggio in tanti hanno vissuto, in tanti hanno sofferto, tanti ci hanno lavorato, tanti l’hanno attraversata. Negli anni tanti hanno sognato un futuro radioso di riqualificazione scrivendo progetti, approvando delibere, mentre, col passare del tempo,  veniva abbandonato e lasciato al degrado.
Dopo la chiusura dell’Ospedale Psichiatrico e l’apertura dei cancelli l’area è divenuta di proprietà della Asl che ha mantenuto alcuni servizi, occupandone alcune parti, vendendo o dando in gestione alcuni suoi edifici (all’Accademia dell’Immagine o ad alcune attività sociali).
E nel cielo di Collemaggio si addensavano nuvole: la ristrutturazione del Servizio sanitario, il buco della sanità regionale, l’accorpamento delleAsl, il terremoto, il disinteresse delle istituzioni, il silenzio dei cittadini.
La Asl vuole vendere ma non può farlo, perché la destinazione è sanitaria, il comune dorme sogni tranquilli mentre si diffondono voci di immobiliari che vorrebbero comprare.
Nessuno parla di cosa vogliamo fare di questa area.
E pochi iniziano a farlo, vivendo quotidianamente questa area cercando, dal basso, di aprirla alla cittadinanza e riqualificarla. Eppure per oltre trent’anni tutta la cittadinanza aquilana ha attraversato e vissuto questo luogo proprio come un parco pubblico.
Oggi resistono poche cose dentro Collemaggio. Una è l’esperienza del centro diurno con le attività portate avanti con l’associazione 180 amici come la radio web Radio Stella 180. Poi c’è Casematte che con tante difficoltà porta avanti decine di attività sociali e di aggregazione. I medici di base che continuano a lavorare in container ma che presto saranno delocalizzati.
La Asl sta infatti tentando di spostare tutte le attività per svuotare Collemaggio: esempio è la Direzione Sanitaria che ora è in un edificio in affitto (18.000 euro al mese) vicino il centro commerciale dell’Aquilone, uno dei tanti non-luoghi che sembrano aver sostituito la città.
Oggi alcune delle realtà che vivono questo luogo frutto di una rimozione sociale e della ghettizzazione della sofferenza psichica vogliono impegnarsi per salvarlo non dimenticando cosa è stato e conservandone la memoria.
Consapevoli che prima va scoperto e riscoperto. Che le persone devono riappropriarsene, conoscendone i segreti e i tesori, apprezzandone le specie arboree e ascoltando le storie di chi l’ha vissuto così simili alle storiesempre attuali di rifiuto della follia che in fondo è rifiuto delle diversità.
E poi che chi vive e attraversa questo territorio è chiamato ad esprimersi su cosa era, cos’è e cosa dovrà divenire l’ex nosocomio di Collemaggio. La cittadinanza intera dovrebbe essere coinvolta nella definizione del futuro dell’area. E questo potrebbe divenire un terreno di sperimentazione per altre aree della città anche maggiormente danneggiate. Sogniamo un processo realmente innovativo che parta dall’esperienza delle tante associazioni presenti sul territorio attive nel campo della salute mentale, di comunità e di diritti. Collemaggio deve essere vissuto dalla città.
Per questo proponiamo a tutti di unirsi a noi in un percorso di riscoperta e riappropriazione.
Il percorso si articolerà in diverse iniziative domenicali da gennaio a maggio 2012.
Ogni iniziativa cercherà di far entrare a Collemaggio diverse persone, dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole, a chi è sempre stato interessato dal futuro di questa area e degli altri ex manicomi italiani dalle storie e dai destini così simili tra loro. Pensiamo ad iniziative con artisti, visite guidate, domeniche di pulizia del luogo, censimento delle specie arboree e molto altro!
Insieme posizioneremo anche dei “bussolotti” che immaginiamo come stazioni per conoscere questo luogo e gli altri di reclusione e negazione di diritti che vorremmo liberi e di pubblica fruizione.
Nei bussolotti sarà possibile lasciare pensieri, sogni e progetti che ci occuperemo di recuperare e riorganizzare per pubblicare un “libro bianco” dei pensieri su Collemaggio.
Per organizzare queste iniziative abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti voi.
Perché Collemaggio è un bene comune di tutti noi. Non possiamo assumerci la responsabilità di abbandonarlo per poi ritrovarcelo facile preda di speculazioni.

Per questo…
CI VEDIAMO A COLLEMAGGIO!

3e32 / CaseMatte / 180 amici / Radio Stella 180 / Cittadinanza attiva

2 commenti

  1. La questione Collemaggio non sorge dopo il sisma, ma dalla chiusura dell’ospedale, anche se solo dopo il terremoto si è acceso il dibattito sul destino di una zona così bella. Tuttavia non mi è chiara questa dicotomia assoluta tra vendita al privato e statalizzazione alla cittadinanza, probabilmente potrebbero esserci vie intermedie che accelererebbero la fruibilità di un posto che è da più di dieci anni in stato di abbandono.
    Mi chiedo se una vendita di uno stabile ad un privato vincolato a destinarne l’uso ad enti pubblici (ad esempio l’università) sia una strada percorribile, considerato che le casse pubbliche già a stento riusciranno a ricostruire le case E del centro storico. Purtoppo, credo che enti pubblici come il Comune o la ASL, non sono in grado di rimettere su Collemaggio, e chissà se mai lo saranno.
    Saluti a tutti.

  2. infatti il punto è (come diciamo nel testo) che ci vogliamo fare. e visto che i politici tacciono noi speriamo che ad esprimersi sia la cittadinanza. tramite la sua riscoperta e riappropriazione.

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