È passato appena qualche giorno dal corteo rumoroso, colorato, libero e transfemminista che ha attraversato nuovamente le strade della nostra città. Eravamo tantissimə a dimostrare, per l’ottavo anno consecutivo, che se ci fermiamo noi si ferma il mondo!
Abbiamo chiesto il cessate il fuoco immediato e permanente, la fine del genocidio e dell’occupazione sionista da parte di Israele e la liberazione della Palestina, ricordando tutti gli altri conflitti armati attualmente in corso – dall’Ucraina, al Sudan, alla Siria e al Kurdistan!
Abbiamo urlato con tutta la nostra rabbia il rifiuto delle politiche familiste e razziste del governo Meloni, che non faremo un passo indietro nella difesa del diritto all’aborto, alla salute e all’autodeterminazione. Abbiamo urlato che siamo con le nostrə sorellə migranti, perchè nessunə è liberə finché anche unə solə di noi sarà oppressə, che rifiutiamo questo sistema capitalista che genera disuguaglianze e povertà e ci rende schiavə, ci affama e non ci tutela! Abbiamo ricordato le vittime di femminicidi, lesbicidi e trans*cidi, e rivendicato che i centri antiviolenza sono spazi fondamentali per le nostre vite! Abbiamo urlato che è nostro diritto avere una casa, attraversare città, periferie e spazi sicuri, perchè siamo stanchə di essere invisibili per le istituzioni! Abbiamo urlato che la nostra lotta è intersezionale e trasversale, e che rifiutiamo politiche che sfruttano le risorse di tuttə per il profitto di pochə!
Eravamo in piazza per nostra sorella Ilaria Salis e nostro fratello Anan Yaeesh, e per tuttə le persone ingiustamente oppresse nelle carceri! Eravamo in piazza per tutte le persone che non hanno il privilegio di poterci essere!
Collettivo FuoriGenere