NON DISPERDIAMOCI! report del presidio di oggi a porta castello.

Oggi il presidio a Porta Castello è andato abbastanza bene, circa un centinaio persone di tutte le età. Presente anche una delegazione di circa 20 studenti del classico. Abbiamo deciso che restare confinati in uno spicchio di terra transennata fosse da animali dello zoo e ci siamo mossi verso la strada, con lo striscione dispiegato, di fronte all’imbocco di via Zara. Ci siamo ripresi le strade. Il cordone di polizia impediva di avanzare, ma senza provocazioni inutili. Intanto noi aumentavamo sempre più.

Abbiamo ribadito al megafono i nostri slogan e le nostre ragioni.

Una volta raggiunto il numero massimo di presenze, abbiamo deciso che fosse il caso di farci sentire ancora di più e abbiamo deciso di avanzare fino all’imbocco di via Zara, prontamente transennata da solerti digossini e poliziotti. Abbiamo continuato a farci sentire e a fare interventi senza risparmiare la commissione grandi rischi, Clini, Bertolaso e Gabrielli. Poco prima della fine del presidio abbiamo intravisto Cialente che usciva e gliene abbiamo dette quattro, ribadendo la sua complicità con il governo.

Prima di scioglierci, nel momento di contestazione al sindaco abbiamo deciso (e capito) che quelle transenne che ci separavano dal palazzo del “potere costituito” fossero di troppo. Le abbiamo buttate giù a calci. Una bella soddisfazione!

Oggi abbiamo tracciato una linea di demarcazione, ci siamo autoconvocati al di fuori delle chiamate istituzionali. Chi diceva (e sperava…) che saremmo stati in 10 o meno ha dovuto ricredersi. C’erano studenti medi e universitari, pensionati, alcuni attivisti dell’assemblea cittadina ed alcuni curiosi che si sono avvicinati e sono rimasti con noi. Da non scordare la presenza del prof. A. Ciccozzi, che nonostante avesse in mattinata una lezione al festival “Terre Nude” all’asilo occupato, è riuscito comunque a passare ed ha rilasciato un’importante intervista a tv1 sulla microzonazione sociale e le disparità sociali post-terremoto.

Noi siamo i precari, i disoccupati, i lavoratori a chiamata, gli stagisti, i cassintegrati, i co.co.pro, gli studenti, gli sfruttati, ed abbiamo deciso di autorganizzarci al di fuori degli schemi imposti dalla politica classica.

Siamo quel settore sociale vittima delle politiche di austerity e del capitale transnazionale di cui il governo è esecutore.

E’ stato un inizio e l’abbiamo detto in piazza: non disperdiamoci.

Dopo questa mattina proviamo a vederci una prima volta domani, martedì 30, alle 18 presso l’asilo occupato (dove è in corso il festival che lo sta vivacizzando molto in questi giorni) per organizzare insieme le prossime mosse a partire dalla manifestazione di oggi.

Alcuni articoli a riguardo: 

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-lora-della-protesta-contro-i-ministri-e-il-sindaco/497326-302/

http://www.primadanoi.it/news/cronaca/534483/Terremoto—contestati-i-ministri-a.html?

http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2012/10/29/news/restituzione-tasse-terremoto-proteste-in-piazza-all-aquila-1.5938169

http://ilcapoluogo.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=39228&typeb=0

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-inaugurata-agenzia-entrate—proteste-ribellarsi-unica-soluzione/497268-302/

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