Per la manifestazione nazionale 20 Novembre L’Aquila

PROTAGONISTI DELLA NOSTRA RICOSTRUZIONE: chi c’è c’è e chi non c’è dovrebbe esserci!

Ci rivolgiamo tramite questo appello a tutta la città, a chi non si è lasciato spegnere e sta lottando per i propri diritti, ma anche a chi non si è ancora speso in prima persona nella battaglia per una ricostruzione giusta e democratica. Questo è un invito a mettersi in gioco, a fare la propria parte per il futuro di tutti.

AGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI in lotta contro la riforma Gelmini che nelle ultime settimane hanno dato vita alle occupazioni degli istituti anche per riappropriarsi in primo luogo dello spazio fisico della scuola come luogo di ritrovo che in questa città manca per le nuove generazioni, che più di tutte sentono il bisogno di stimoli e socialità e ne subiscono la loro assenza.

AGLI UNIVERSITARI – che si battono per un università pubblica e per aver riconosciuto il diritto ad una città vivibile con mense, aule studio trasporti e spazi sociali. Una città che una volta per tutte dovrebbe cogliere l’occasione per riconoscere l’importanza fondamentale dell’università e dei suoi studenti accordandogli pieni diritti di cittadinanza.

AI PRECARI, CASSAINTEGRATI E DISOCCUPATI – che vivono sulla loro pelle il prezzo di una crisi che a L’Aquila ci colpisce due volte, lasciandoci nell’incertezza più totale senza nessuna garanzia. Per avere finalmente politiche occupazionali e misure di sostegno al reddito adeguate.

TUTTI dobbiamo essere in piazza uniti il 20 Novembre per costituire un fronte comune di lotta e mantenere uno stato di agitazione permanente. Insieme per batterci contro le scelte ingiuste e autoritarie che si prendono ogni giorno sulle nostre vite, spesso a nostra insaputa e contro i nostri reali bisogni. Per Commissari, istituzioni locali, regione, governo nazionale rappresentiamo solo un fastidioso ostacolo per compiere le loro speculazioni in accordo tra cricche locali e nazionali. Questo fastidio dobbiamo farlo diventare insopportabile, finché i nostri diritti non saranno riconosciuti. Fino a che non saremo direttamente noi i protagonisti dell’oggi e del domani in questa città.

Bisogna per prima cosa mettere fine alla sistematica speculazione che sopratutto dopo il 6 Aprile sta investendo in maniera spaventosa il nostro territorio, strappando a noi cittadini il diritto di decidere che ci spetta nella ricostruzione. Un territorio e una città sempre più anonimi, un’ enorme periferia dove girare in auto tra rotonde e centri commerciali. Un territorio a cui viene impedito di riprendere vita, anche quando riusciamo ad aprire spazi che gliela restituiscono di fatto. E’ per questo che difenderemo ad ogni costo l’area di ColleMaggio e lo spazio sociale di CaseMatte, che oggi sono apertamente sotto attacco e che ci sembra invece un bene comune fondamentale sopratutto in questa situazione. Non è possibile che l’unico interesse di manager e nuovi padroni sia staccare la spina all’unico luogo vivo.
A tutti voi mettiamo da subito a disposizione lo spazio di casematte per incontrarci, conoscerci, mettere finalmente in comune le nostre battaglie.

E’ SENZA PADRONI CHE SI RICOSTRUISCE UNA CITTA’. BLOCCHEREMO I LORO PROGETTI. NE VA DEL NOSTRO PRESENTE, DEL NOSTRO FUTURO, DELLA NOSTRA VITA.

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