Solidarietà ai pastori sardi

Il comitato cittadino aquilano 3e32 esprime solidarietà al Movimento dei Pastori Sardi, che ieri a Civitavecchia si sono visti ancora una volta negare il diritto a manifestare il loro disagio economico e sociale. E’ inammissibile che duecento manifestanti provenienti dalla Sardegna, imprenditori del comparto agropastorale che fornisce più della metà del latte ovocaprino consumato in Italia, vengano picchiati dalla Polizia e letteralmente sequestrati all’interno del porto di Civitavecchia per un giorno intero. E’ inaccettabile che non siano stati fatti neanche avvicinare a Roma. E’ deprecabile che la notizia venga relegata nelle ultime pagine dei giornali. E’ insopportabile che venga impedito ai cittadini di manifestare il proprio dissenso nella capitale, divenuta ormai una gigantesca zona rossa. L’Aquila ha subito tale repressione sulla propria pelle lo scorso luglio, quando persino gli anziani furono manganellati perché non era ‘concesso’ il presidio sotto i palazzi del potere, che decidono delle nostre vite.

Abbiamo sinceramente ringraziato il popolo sardo per esserci stato vicino nel periodo immediatamente successivo al sisma, anche con pratiche pastorizie come «sa paradura»: ora è il momento di far fronte comune. E’ necessario ribellarsi una logica repressiva sempre più dura e alla totale ignoranza delle nostre problematiche, divenute di importanza nazionale. Uniamo le lotte per dire basta. Riprendiamoci il futuro, insieme e ora.

Un commento

  1. Sono stato un militante rivoluzionario di Lotta Continua. La nostra bandiera era un pugno chiuso. La nostra canzone (Lotta Continua)cominciava così: “siamo operai, compagni braccianti e gente dei quartieri, siamo sudenti pastori sardi divisi fino a ieri…… Che lo sdegno per come sono stati trattati sia rivolta per essere ascoltati.
    Buon anno pastori sardi avete tutta la mia vicinanza e solidarietà.
    Antonio

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