Campagna 100%…. partecipa con noi!

100% RICOSTRUZIONE 100% TRASPARENZA 100% PARTECIPAZIONE

ASSEMBLEA CITTADINA SABATO 9 ORE 15.00 PARCO UNICEF, VIA STRINELLA, AQ

Senza consultare la popolazione né gli enti locali aquilani (Comuni e Provincia) il governo ha varato il decreto 39 che spegne le speranze per la rinascita del nostro territorio.Nel disegno governativo ogni decisione sul nostro futuro è stabilita centralmente e non sono messe a disposizione le risorse necessarie per una ricostruzione completa. 1,5 miliardi, unica cifra certa, serviranno solo alla costruzione dei nuovi moduli abitativi PERMANENTI.

Non si parla della ricostruzione delle nostre case a nessun livello.

Pochi soldi, diluiti in 24 ANNI, inaccettabilmente su credito d’imposta, ovvero potrà ricostruire la propria casa solo chi ha i soldi da anticipare altrimenti verrà “ricomprata” dalla Fintecna che potrà speculare sul patrimonio immobiliare della città.

Neanche i lavori minimi che permetterebbero il rapido rientro in case agibili sono contemplati.

La situazione nei campi e sulla costa rende ancora più difficile l’accesso alle informazioni per poter decidere del proprio futuro.

Inoltre non si sta facendo nulla per favorire una ripresa economica locale. Ad esempio la distribuzione alimentare nei campi non contempla nessun prodotto proveniente dal territorio; nessun incentivo viene concesso agli esercizi commerciali che hanno scelto di riaprire.

In questo modo ci tolgono la possibilità di vivere in questa città facendola ripartire con le nostre capacità, competenze e professionalità.

È invece necessario che i nuovi insediamenti abitativi abbiano un carattere provvisorio relativo ai tempi della ricostruzione della città così com’era.

Non possiamo permettere che il comprensorio aquilano diventi una enorme borgata attraverso lo scempio del paesaggio e del territorio.

Gli aquilani devono avere il diritto al 100% per la ricostruzione integrale delle abitazioni.

Case sicure, dove erano e migliori.

Tutti gli atti, i dati catastali, gli appalti devono essere resi pubblici per garantire la massima trasparenza.

Chiediamo che il potere decisionale ritorni nella mani dei cittadini e delle istituzioni locali.

PARTECIPA CON NOI!

La rete 3e32 mette a disposizione uno spazio per discutere ed organizzarci, un presidio permanente di democrazia da cui cominciare a riprenderci la città che ci spetta.

3 commenti

  1. Sono pienamente daccordo non è assolutamente accettabile questo decreto, spero che venga modificato al più presto prima che noi aquilani perdiamo la pazienza e poi……..

  2. pienamente d’accordo, sembra altresì che abbiano in programma di modificare il decreto inserendo un emendamento che accolla allo stato il 100% delle spese per la ricostruzione della prima casa (dov’era e com’era) e inoltre lo stato farebbe da garante per i mutui fatti dai privati cittadini per risistemare o ricostruire le seconde case.

    Aggiungo di approvare un banner da diffondere in rete e di mettere a punto un luogo in rete dove possano raggrupparsi tutti i vari siti o blog che trattano della ricostruzione, per trarre informazioni, idee, ecc.

  3. E’ apprezzabile la celerità e la competenza dimostrata nella valutazione di agibilità degli edifici periferici.

    Finita questa passarella mediatica è auspicabile un piano di ricostruzione della città di concerto con le autorità locali, che proceda parallelamente sia alla ricostruzione del centro secondo criteri oggettivi ed una aspettativa di lungo periodo che alla riparazione / ricostruzione delle unità abitative periferiche.

    Considerando quali fossero le principali leve economiche della città (Università ed affitti, Ospedale, Finanza ed esercito, Turismo, … ) , è fondamentale il ripristino dell’ Ospedale, dell’Università, e l’accessibilità in sicurezza per alcune zone del centro con i relativi servizi.

    Questo richiede un reale finanziamento tenendo conto caso per caso del reale valore di ogni casa ed attività coinvolti.

    Passate le elezioni europee e l’uso della tragedia anche per acquisire consenso, è necessario che i media diano una costante informazione a livello nazionale dei reali progressi. La rete è l’unico mezzo d’ informazione quasi democratico rimasto, salvo qualche sparuta indagine giornalistica (vedi Report).

    Perchè il problema de rifiuti a Napoli sembra d’incanto scomparso; difatto l’inceneritore ad Acerra non è in piena funzione (salvo qualche test). Lo scopo politico è stato raggiunto ed il problema viene fatto apparire come risolto.

    Ad maiora,
    Maurizio

Lascia un commento