Bersani contestato a L’Aquila

Ieri sera Pier Luigi Bersani ospite della festa democratica a L’Aquila è stato contestato: “ricostruzione, TAV, monnezza;  noi coi territori, voi con gli speculatori”. Questo lo striscione che  gli aquilani no-tav gli hanno srotolato davanti gridandogli “VERGOGNA!” per la presa di posizione netta (forse l’unica) del PD per la TAV, dalla parte dei grandi interessi, della militarizzazione dei territori, contro le comunità, a favore della devastazione della Val di Susa. Vergogna anche per l’incapacità che dimostrano ogni giorno di più, per la ricostruzione a L’Aquila. Incapaci di fare opposizione contro il governo, lasciando il nostro territorio nelle mani dello stupro di Berlusconi e incapaci, tramite il sindaco PD Massimo Cialente, di tenere la schiena dritta e affrontare la ricostruzione sociale.

Anche qui a L’Aquila infatti è stata realizzata da PD e PDL in tandem, la grande opera del progetto c.a.s.e., che ha distrutto un territorio e una comunità schockata dal sisma ed ha portato appalti solo alle cricche, preservando gli interessi dei costruttori locali, ovvero delle lobby che portano i voti necessari. Tutto questo sulla pelle dei contadini espropriati e di tutti gli altri cittadini. Solo in questo modo, attraverso le politiche identiche di PD e PDL, oggi è possibile che a L’Aquila una piccolissima parte della città si stia arricchendo cannibalizzando l’altra parte, dove la povertà dilaga. NO TAV, NO SPECULAZIONI, NO DISINFORMAZIONE. Per queste ragioni e non solo,  domani Giovedì 7 Luglio saremo per le strade dell’Aquila ad esprimere il diritto all’autodifesa delle comunità.

6/7/2011

After Sherwood 4/7/2011

Il giorno dopo il 14 Dicembre tutti i giornali compreso Repubblica, sposarono il teorema degli infiltrati e dei Black Block. Il giorno dopo, alcune testate mainstream tra cui Repubblica si ricredettero.

Si iniziò allora a parlare di tumulto generazionale, delle cause di una rabbia generazionale, di mancanza di rappresentatività politica. In realtà quegli scontri arrivavano insieme alla giornata che vedevano Berlusconi vincere di nuovo e non cadere.

Così dopo la giornata di battaglia in Val Susa non si parla delle migliaia e migliaia di persone che hanno resistito ore ed ore nei boschi ma di “qualche centinaia di infiltrati” magari stranieri secondo le fantomatiche versioni dei giornali mainstream e della digos.

Questa volta il partito di “la Repubblica” non torna indietro e non fa nessuno sforzo di comprensione nonostante le conferenze stampa dei no-tav esprimono il netto rifiuto tra buoni e cattivi così come l’assemblea serale della Sapienza il 14 Dicembre.

L’attacco mediatico a cui i giornali mainstream stanno dando vita in complicità con tutte le forze parlamentari e la èpolizia è davvero di grossa portata e di ampia gravità.

“Alla base di ogni ordine costituito c’è un atto di violenza” scriveva Walter Benjamin, e questo è vero anche per la nostra attuale costituzione, per la democrazia, o per cacciare i tiranni del nord-Africa. Questo politici e giornalisti dovrebbero saperlo ma fanno gli ipocriti e hanno l’unico intento di disinformare.

E allora in una situazione come quella della tav dove lo Stato arriva a imporre con le forze militari una decisione che la popolazione locale rigetta, quale dialettica dovrebbe rimanere oltre l’assedio al cantiere? Con chi? Perché?

Ciò che resta di buono è che ognuna delle migliaia di persone che Domenica si sono generosamente spese per la valle racconterà altro a chi non c’è stato rispetto a quello che scrive Repubblica. Quello che già si sta raccontando sulla rete di cui però questa volta le testate mainstream non fanno nessuna apologia.

Per noi che più volte siamo saliti in Val Susa rimane la speranza di ascoltare un giorno le persone della nostra valle parlare la stessa lingua di Susa. Dobbiamo prenderci il compito politico di favorire questo processo per salvarci e difenderci. Salvare la nostra città e il territorio dalla macellaria sociale, della devastazioni ambientali, dal profitto sulla nostra pelle.

il comunicato del comitato 3e32

La paura fa black block

7 luglio 2010 – Roma: Infiltrati violenti attaccano la polizia, rovinando la protesta pacifica degli aquilani
14 dicembre 2010 – Roma: Infiltrati e blackbloc mettono a ferro e fuoco il centro della Capitale, rovinando la protesta pacifica di studenti e precari
3 luglio 2011 – Val di Susa: Blackbloc, anche stranieri, attaccano la polizia rovinando la protesta pacifica degli abitanti della valle

In comune le tre date hanno l’invenzione da parte di polizia e media degli infiltrati, di esogeni “professionisti della violenza”.
Infatti tutto è ammissibile, ma che dei cittadini qualunque, i ragazzi con le loro madri, si ribellino con determinazione contro i soprusi perpetrati contro il loro territorio e le loro vite, questo no.
Che davanti alle ingiustizie scelgano di disobbedire a mani alzate e, se attaccati, si difendano, questo no.
Che davanti agli scudi dicano “Non abbiamo paura di voi”, questo assolutamente no.

Non può essere, non erano aquilani, non erano studenti, non erano valsusini. Erano infiltrati e blecbloc.
Hanno paura, questa è la verità. L’autunno è vicino.

4/7/2011

Val Susa:solidarietà da L’Aquila 28/06/2011

Da L’Aquila è arrivato forte e immediato il messaggio di solidarietà verso la Val di Susa no-tav. Nella sera di Lunedì – dopo gli scontri del mattino a Chiomonte (TO) tra forze dell’ordine e i no-tav della libera repubblica della Maddalena – a L’Aquila sono apparsi due striscioni in due diversi punti della città. Uno sul container del PD a Viale Corrado IV (presto rimosso dal partito che sostiene la Tav e che il 5 Luglio inizierà la sua festa al parco del sole alla presenza del sindaco di Torino Piero Fassino) e l’altro presso la rotonda tra fontana luminosa e questura con scritto: “L’Aquila con la val di Susa no-tav. Basta devastazione dei territori”.

Gli striscioni sono stati il frutto di un’assemblea che si è svolta lunedì all’asilo occupato che racchiude una serie di collettivi, associazioni e comitati come Epicentro Solidale, Comitato 3e32, Collettivo Studentesco Reset, Cotugno in movimento.  Da dopo il terremoto sono state molte le visite dei fratelli della no-tav a L’Aquila che hanno creato un bellissimo rapporto tra aquilani e Valsusini. Per questo domenica alla manifestazione nazionale chiamata dai no-tav ci sarà sicuramente un consistente spezzone di bandiere neroverdi.

Quello che segue è il comunicato di solidarietà uscito dall’assemblea dell’asilo occupato:

L’Asilo occupato e il movimento NO TAV: tutta la nostra solidarietà. Conosciamo e condividiamo per intero le ragioni della lunga lotta portata avanti per anni dal movimento NO TAV. Sono le stesse ragioni che hanno portato anche tutte e tutti noi a manifestare contro la devastazione del nostro territorio in questi anni post-terremoto. Abbiamo conosciuto tante donne e tanti uomini della Val Susa in questi anni ed è nato anche un rapporto umano oltre che politico fatto di affetti, simpatie, condivisione di percorsi e idee.

Quello che sta succedendo oggi ci colpisce profondamente e ci indigna ancora di più per l’azione violenta e repressiva promossa da questo governo e messa in atto dalle pseudo-forze dell’ordine. Non solo il comportamento del governo è di una gravità inaudita ma anche peggiore è l’atteggiamento vergognoso di partiti politici – come il PD – che sostengono le violenze delle forze dell’ordine e la realizzazione di un progetto che, l’abbiamo detto tante volte, è inutile e dannoso. L’assemblea dell’Asilo occupato, tenutasi ieri pomeriggio, esprime tutta la sua solidarietà ai movimenti che in queste ore stanno attuando forme di resistenza per cercare di impedire la realizzazione del progetto dell’alta velocità.

28/06/11


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