Un Natale di inciviltà, sopruso e ingiustizia verso i più deboli, non è un buon Natale. No al Centro Diurno a Bagno!

In queste giornate di festa vogliamo prendere parola anche noi sulla vicenda dei sigilli al Centro Diurno Psichiatrico e sul suo successivo trasferimento alla periferia della frazione di Bagno, in un posto sicuramente peggiore di quello attuale, perché ghettizzante, in quanto lontano da tutto e tutti e in aggiunta difficile da raggiungere con i mezzi pubblici.

Come 3e32 da tre anni invece abbiamo reso Collemaggio (attuale sede del Centro Diurno Psichiatrico) da luogo di abbandono pre-svendita, come lo verrebbero lasciare il Direttore Generale della Asl1 Giancaro Silveri ed il presidente della Regione Gianni Chiodi, a luogo d’aggregazione e spazio sociale grazie alla nostra presenza, alle nostre iniziative, alla nostra cura e all’amore che abbiamo per l’ex-ospedale psichiatrico. Anche grazie al nostro lavoro l’ex-op ora non e’ più un “ex manicomio” ma un luogo sociale dentro la città, in cui la città ora entra e che riconosce come suo.

Sin dal Settembre 2009 ci siamo adoperati da subito per svolgere attività insieme al Centro Diurno Psichiatrico, cosa che abbiamo fatto costantemente, con buoni risultati, che hanno portato ad un arricchimento reciproco, ma sempre in maniera totalmente informale dato che Giancarlo Silveri non ha mai voluto riconoscere il nostro operato, rifiutandosi anche di firmare l’autorizzazione di un progetto che vedeva due borse lavoro della Fondazione Basaglia spese dagli utenti proprio presso CaseMatte/3e32, spazio che frequentavano già quotidianamente.

Dopo aver lasciato per tre anni il Centro Diurno nei container e più in generale tutta l’area di Collemaggio nell’abbandono, obbligato dai carabinieri, Silveri e il sindaco Massimo Cialente (massima autorità sanitaria comunale), spostano ora gli utenti in una zona estremamente periferica.

Dopo aver fatto ammalare una grossa parte di città deportandola nelle ultra-periferie ora si vuole fare lo stesso con chi gia e’ stato colpito dal disagio senza il terremoto, passando sulla loro salute i loro diritti.

Quella di Bagno è per il centro diurno una soluzione di gran lunga peggiore di quella attuale, che pur collocata in container si trova in una zona centrale, vicina al terminal degli autobus, e all’interno di una dimensione sociale creata non certo per volontà della direzione asl.

Quanto sta accadendo non è degno di un paese civile, speriamo che la città si renda conto della gravità di questi provvedimenti, questo è un Natale di inciviltà, sopruso e ingiustizia verso i più deboli!

Il Sindaco quindi invece di dare degli inutili auguri a chiacchiere, si adoperi subito per trovare un’altra soluzione temporanea, concedendo in comodato d’uso al Centro Diurno, locali comunali inutilizzati non ghettizzanti.

La città deve ribellarsi a questa gestione della sanità pubblica impersonificata dal direttore Giancarlo Silveri, che lascia un’intera area all’abbandono con servizi importanti nei container e denuncia invece chi se ne prende cura. Per ora ad essere sgomberata per prima è stata proprio la sua negligenza!

Un direttore generale così, cheprima fa sparire 47 milioni dell’assicurazione per la ricostruzionedell’ospedale per il terremotoe poi lascia in container non dignitosi i servizi sanitari, non può essere riconfermato anche per il prossimo mandato, come sta avvenendo. L’amministrazione faccia qualcosa o sarà sua complice.

Buon natale… buon Natale un corno!

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