Ma quale traparenza in abruzzo tiene banco la censura

Tutta la nostra solidarietà ad Angelo Venti, giornalista Abruzzese e referente locale di Libera, per l’intimidazione ricevuta dal Comune di Celano.

La testata di Venti, site.it, ha ripreso il 17 marzo 2012 il consiglio Comunale di Celano sospeso e poi rinviato per un malore che ha colto il Sindaco On. Filippo Piccone. Il comune, saputa la volontà di mettere online le riprese del Consiglio, ha inviato a Venti, al Prefetto e alla Polizia Municipale una comunicazione via fax in cui sostanzialmente si vieta di dare diffusioni alle immagini, invocando i principi della privacy. Invitiamo a leggere la comunicazione del Comune di Celano e tutta l’assurda storia per intero, direttamente qui.

Intanto da pochi giorni si è aperta l’ennesima inchiesta che vede implicato anche l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, nell’affare dei bagni chimici durante l’emergenza a L’Aquila una cosa che Venti aveva fatto uscire con il presidio Libera già dall’Aprile 2009.

Non è la prima volta che Venti in Abruzzo è vittima di intimidazioni dirette o meno dirette e chiare.
Come per esempio la sua iscrizione nel registro degli indagati per l’occupazione di CaseMatte.

Da anni sosteniamo che questo territorio ha un estremo bisogno di trasparenza.
Ma la cultura di gran parte della classe politica sembra essere tutt’altra.
Se da una o parte tutti hanno imparato ad usare e mettere questo termine in realtà le pratiche quotidiane sono tutt’altro a Celano come a L’Aquila.

Proprio in questi giorni tutti si sono allineati sulle parole del ministro Barca che parlava di maggiore trasparenza nella ricostruzione.
Di quale trasparenza si vuole parlare se queste poi sono le pratiche delle amministrazioni, se questa è la cultura politca reale che amministra le nostre povere città, borghi, territori.

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