Cronache aquilane

Sono 2 anni che rileviamo, studiamo e contestiamo l’operato di questa politica, nella nostra città e dell’intero “sistema Italia”, perchè lo abbiamo vissuto sulle nostre teste.
Abbiamo un sindaco che qualche giorno fa si è accorto che ci sono grossi interessi sulla ricostruzione e che occupa la torre civica per protesta proprio durante i festeggiamenti per l’unità d’Italia, lo stesso che non ha mai disertato un’occasione per premiare e lucidare a dovere chi in questa situazione ci ha messi sin dall’inizio.E’ da quella famosa giornata di giugno 2009 che il nostro destino è stato scritto, pochi hanno saputo dare alternative, nessuno nelle istituzioni.

Adesso ci ritroviamo con un commissario che fa gli interessi del premier, che a sua volta fa gli interessi del cassiere (Tremonti) e della Lega nord, della quale ha vitale bisogno per tenersi a galla.
Con un sindaco e una giunta comunale che fanno gli interessi dei big locali e non riescono a fare un minimo di piano strategico, se non dei bellissimi campi da golf, supportati da un commissario speciale Cicchetti, che fa gli interessi suoi e della curia, coadiuvati, incredibile ma vero, dalla mano destra del premier (Letta) che in questa guerra cittadina ha tutto l’interesse di uscire vincitore per dare del filo da torcere al suo alter ego nordico e conquistare la leadership della destra apres Silvio.
In questa situazione si insinua la voce di un coinvolgimento all’interno di queste logiche di chi ha sempre denunciato questo stato delle cose, perchè?

Sono le ultime cartucce di una politica faccendiera, e affaccendata a non pestare i piedi di qualcuno, vorrebbero usarci come scudi umani per giustificare la loro inadeguatezza, riempirsi la bocca di parole come partecipazione e trasparenza, o semplicemente mettere a tacere l’unica voce fuori al coro che da subito ha detto come stavano andando le cose e che imperterrita ha continuato a farlo fino ad ora, tra botte, denunce e immani sacrifici.
Se questa politica, ormai al collasso, non ha altre risorse se non quella di continuare a scaricare le proprie colpe sugli altri, noi crediamo che che l’unica soluzione sia quella di mandali “tutti” a casa.
Non ci mischieremo mai con loro, noi abbiamo idee e ideali molto più alti di queste persone, progetti per il futuro e un senso di responsabilità che trascende dalle loro logiche.
Non ce ne siamo andati da qui, perchè crediamo che questa città meriti molto di più di quello che ha avuto negli ultimi 10 anni, perchè non ci va di lasciala sola nelle loro mani, perchè ci sentiamo addosso un senso di responsabilità nei confronti dei nostri padri e dei nostri figli, che solo chi è veramente libero può capire, perchè noi continueremo a dire la nostra, senza avere paura di nessuno e se qualcuno di noi, un giorno ricoprirà una carica pubblica, sarà la città e non questi cialtroni a deciderlo.

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