Terremoto. Il tendone per gli aiuti è vuoto

2 sett – Monterale – Cesaproba (AQ)

Lo sciame sismico continua anche se fortunatamente con scosse più lievi nei comuni dell’alto aterno. Tutti i giornali hanno riportato che nei comuni di Montereale, Capitignano, Cagnano Amiterno e Campotosto sono stati montati dei capannoni e delle tende. Ma le persone in paese sanno a mala pena che queste strutture esistano e chi non è andato via dorme in macchina o in camper.

Alle 19 a Montereale la struttura montata sulla terra a fianco del cimitero, a parte qualche bottiglietta d’acqua, è vuota. Assolutamente non attrezzata per far dormire chi ne avesse bisogno.

Stessa cosa a Capitignano dove alle 19:30 almeno ci sono le panche e i tavoli, ma neanche qui nessuna traccia di brande né tanto meno di un impianto di riscaldamento. Qui c’è la protezione civile di Mosciano che tenta di montare, tra mille difficoltà, la classica tenda blu dove stanotte dormiranno loro.

Presenti invece già i sebach (i bagni chimici), nonostante a Capitignano ad esempio ci siano gli spogliatoi del campo sportivo affianco.

Insomma pare che questi tendoni siano stati messi solo per dare solo una parvenza che qualcosa sia stata fatta. Ma sono completamente inutili. Se ad oggi, e speriamo di no, la popolazione dovesse avere bisogno di pronto soccorso e ricovero a causa di un terremoto quanto fatto finora sarebbe a dir poco nullo, un paliativo.

Perchè le tende e le attrezzature ad esempio, non vengono lasciate, anche in comodato d’uso, alle amministrazioni e alle associazioni dei cittadini locali, invece di far venire (con spese alte) ogni volta personale da chissà dove che poco conosce il territorio e non ha strumenti idonei per capire la situazione?
Perché gli amministratori locali non creano nei paesi interessati dal sisma spazi informativi dove essere aggiornati sull’andamento sismico, i provvedimenti e le aree dove andare in modo da poter vivere questi giorni di tensione informati ed uniti?

Intanto quel poco che si sta facendo mette in evidenza tragicamente quanto non fatto prima del 6 Aprile 09. Il corso del centro storico dell’Aquila rimarrà chiuso fino al 7 Settembre e il comune ha predisposto le aree di concentramento in caso di eventi sismici. Nessuno è andato nel panico.


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