BERTOLASO E MARINI, STATO DI DIRITTO E FAVORE DI STATO

L’Aquila, 27 giugno 2010

La presenza del senatore Franco Marini ieri a Barisciano, insieme a Bertolaso, desta serie preoccupazioni e riapre diverse contraddizioni.

Ci preme innanzitutto fare chiarezza su un aspetto molto sottovalutato dai media e dall’opinione pubblica: nella sua “rinomata trasparenza” la Protezione Civile ha istituito una commissione interna di garanti, con lo scopo di vigilare sull’impiego dei fondi delle donazioni degli italiani, 84 milioni di euro (http://www.protezionecivile.it/cms/view.php?dir_pk=52&cms_pk=15409 ). Ebbene gran parte di questi fondi, 36 milioni di euro, sono stati destinati al piano C.A.S.E. (ossia gli alloggi realizzati al prezzo di 2.700 euro al metro quadrato, sui cui appalti sono già aperte delle inchieste della magistratura). Il responsabile della Commissione di garanti era proprio il senatore Franco Marini.

Il quale, a dispetto delle sue origini aquilane, nell’anno appena trascorso non si è visto quasi mai nel territorio del cratere, salvo rare apparizioni, sempre tese ad avvalorare il messaggio del “miracolo”, diffuso su tutti mezzi di informazione dal Governo e dalla Protezione Civile.

Abbiamo osservato con indignazione il silenzio complice di Marini, di fronte alle gravi parole di Bertolaso, che ha sostanzialmente ribadito che la colpa degli aquilani è quella di non saper chiedere le risorse al Governo nella maniera giusta. Col suo silenzio, Marini offre ancora una volta la “sponda” al Governo per far credere al resto d’Italia che a L’Aquila sia stato fatto tutto il possibile.

Inoltre, rileviamo una grave scorrettezza istituzionale nel fatto che sia Bertolaso, in una situazione del tutto inappropriata, ad annunciare la convocazione dei sindaci del cratere da parte del capo del governo, per affrontare le problematiche del post sisma. Tale annuncio sarebbe stato molto più opportuno e istituzionalmente corretto se fosse stato dato a tutti i rappresentanti del cratere – compreso il senatore Marini – intervenuti al consiglio comunale straordinario di piazza Navona del 24 giugno, i quali invece si sono visti chiudere in faccia la porta del Senato.

Con queste modalità comunicative e con l’affermazione che per ottenere i fondi bisogna saper chiedere, Bertolaso continua a contrapporre lo Stato del favore allo stato di Diritto.

Non ultima delle scorrettezze, l’attacco di Bertolaso a tutte le istituzioni locali rappresentative di un intero territorio, le cui giuste richieste vengono assimilate a proteste strumentalizzate da una parte politica, mentre è invece lui che tenta di strumentalizzare l’onestà e la generosità dei volontari, la base della Protezione civile, per ripulire l’immagine compromessa dei suoi vertici.

Infine, una notazione sul ruolo dei media: le 150 persone presenti all’incontro – di cui 120 volontari di Protezione Civile – sono diventati un “bagno di folla”, la ventina di contestatori sono stati ridotti a uno, la frase sullo striscione (“Volontari e pompieri nel cuore Bertolaso sullo stomaco” leggi la cronaca della giornata) viene resa monca della parte iniziale, tentando forse di cancellare la gratitudine e la simpatia per la parte sana della protezione Civile.

_MG_3258

Trasparenza, fondi e tempi certi, trattamento equo, questo la popolazione sta chiedendo. E a legittime richieste si continua a rispondere solo con operazioni di propaganda.

Il 7 luglio L’Aquila e i paesi del cratere torneranno a Roma. Anche questa volta ci saremo anche noi.

Comitato 3e32.

Lascia un commento