Lettera aperta per una ricostruzione sostenibile

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Il gruppo di lavoro sulla ricostruzione sostenibile, nato dall’assemblea permanente cittadina, sta lavorando da settimane all’elaborazione di una proposta, articolata e condivisa, sull’utilizzo delle energie rinnovabili e delle tecnologie di efficientamento energetico nella ricostruzione.

In poche parole: dobbiamo ricostruire, facciamolo bene. C’è la concreta possibilità di trasformare il nostro dramma in un’opportunità per la progettazione di interventi concreti nel campo della bioedilizia: l’utilizzo di pannelli solari termici e fotovoltaici, dell’energia eolica, dei cappotti termici per gli involucri degli edifici, dell’ammodernamento degli impianti di riscaldamento, del teleriscaldamento, delle biomasse, ecc.

Il rilancio del nostro territorio non può che passare per un processo di riconversione verso un modello di sostenibilità ambientale.

L’adozione delle moderne tecnologie per la generazione distribuita (cioè vicino al luogo di consumo) di energia da fonti rinnovabili, permetterebbe oltre ad un ritorno in termini di risparmio sulle bollette e sulle emissioni di anidride carbonica, anche un rilancio socio-economico della città, gettando le basi per la nascita di un nuovo indotto occupazionale ed imprenditoriale, che potrebbe dare lavoro, attraverso accordi di programma con le imprese che operano nel settore, ai tanti disoccupati e cassa-integrati aquilani. Pensiamo a corsi di formazione per nuove professionalità (installatori, verificatori, certificatori) ed alla possibile nascita di società e cooperative per la produzione, la distribuzione e l’installazione dell’impiantistica.

Stiamo lavorando per dar vita SABATO 22 MAGGIO ad un momento di confronto pubblico, su questi temi, con le istituzioni, per ottenere degli impegni e delle risposte chiare.

Riteniamo fondamentale che le ordinanze sulla ricostruzione (passate e future) vengano integrate dalle proposte dei cittadini, per favorire un processo di ricostruzione ispirato ai principi di sostenibilità ambientale e partecipazione.

Se sarà necessario faremo pressione su commissari e governo anche attraverso delle azioni e delle manifestazioni più incisive che ribadiscano ancora una volta che i cittadini di questo territorio hanno la forza e le idee per ricostruire questa città (come già hanno fatto 3 secoli fa) più bella e più verde di prima.

Hanno collaborato ai lavori del tavolo 3e32, collettivo99, CNA L’Aquila, azzeroco2, energetica, Fillea cgil

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