Presidi a L’Aquila contro il processo breve

casa dello studente Chiediamo alle cittadine e ai cittadini italiani di opporsi al disegno di legge sul processo breve, già passato al Senato il 20 gennaio, che vanificherebbe il diritto alla chiarezza e alla giustizia; un diritto che ci riguarda tutti. Quel provvedimento “rischia di mettere in ginocchio la già disastrata macchina giudiziaria” ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara nel corso di un’intervista a Sky Tg 24. E non solo. “Non dà giustizia alle vittime dei reati e garantisce l’impunità a chi ha commesso fatti delittuosi” Se venisse approvata questa norma molti processi verrebbero falcidiati. Così accadrebbe non solo per i processi in corso, che riguardano il premier (Mills, compravendita dei diritti tv ecc.), ma – ed è molto più grave – per decine di migliaia di procedimenti, i crac Parmalat e Cirio, la scalata alla Banca Antonveneta e BNL, le morti bianche alla ThyssenKrupp, i morti per l’amianto, le vittime della clinica Santa Rita a Milano. E poi reati contabili e societari. Stessa sorte per inchieste complesse in corso di svolgimento a L’Aquila, come quelle per il crollo della Casa dello Studente e del Convitto Nazionale, ma anche per i crolli di altri numerosissimi palazzi, tomba di decine e decine di persone, rispetto ai quali devono ancora prendere avvio le inchieste.

Si indaga, per i primi due crolli, per omicidio e disastro colposo, reati puniti dal codice con una pena fino a dieci anni. In questo modo le inchieste rientrerebbero nel processo breve e sarebbero destinate a perdersi per strada. Il risultato? Resterebbero impuniti i colpevoli, e così tutti coloro che sono stati colpiti da lutti strazianti ed immedicabili non avranno più giustizia. Fissare tempi contingentati per celebrare i processi, senza fornire strumenti e risorse alle Procure e ai Tribunali significa condannare alla prescrizione processi importanti. La lunghezza dei processi va imputata sia alla mancanza di risorse per poterli celebrare in maniera più efficiente, sia alla mancanza di una legislazione che possa realmente snellirli. È di queste settimane la notizia di un provvedimento del Ministro Alfano circa tagli al personale giudiziario che andranno ad interessare in maniera rilevante anche il tribunale de L’Aquila. Che senso ha una scelta del genere, specie per quanto riguarda la Procura aquilana, che sta affrontando un’enorme mole di lavoro in un contesto di assoluta criticità? Come si pensa di accelerare l’iter dei processi se si riducono risorse umane? Chiediamo a tutti coloro che nel nostro Paese hanno a cuore la giustizia, di mobilitarsi e di essere al nostro fianco affinché venga scongiurata quella che l’Associazione Nazionale Magistrati ha definito

una tragedia per il mondo del diritto”.

Familiari Vittime Casa dello Studente

LE ADESIONI SI POSSONO INVIARE ANCHE ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:

antoniettacentofanti@libero.it

IL COMITATO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA CASA DELLO STUDENTE STA ORGANIZZANDO DUE SIT-IN DI PROTESTA A L’AQUILA NEI SEGUENTI GIORNI

28 GENNAIO piazza del teatro h. 10,00

Anno giudiziario degli avvocati

30 GENNAIO h. 9,00

GUARDIA DI FINANZA

Inaugurazione anno giudiziario

Per inf. Antonietta Centofanti 347-0343505


3 commenti

  1. Prima di ogni altra considerazione vi invito a riflettere sul fatto che il procuratore capo concorre per il posto a Milano.

  2. E che c’entra questo col “processo breve” e con le sue conseguenze rispetto alle inchieste sui crolli ?

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