Consiglio Comunale del 27/07/2009

Striscione-3e32La conferenza dei comitati cittadini ha partecipato attivamente oggi al Consiglio Comunale aperto attraverso la presenza di tanti cittadini ed un intervento programmato di un portavoce della conferenza.

In questa occasione abbiamo chiesto un impegno concreto ad attivare uno strumento specifico che garantisca la partecipazione alle decisioni da parte della popolazione che avvenga attraverso l’attuazione di un regolamento le cui linee guida sono state sottoposte e consegnate all’attenzione dei Consiglieri Comunali, della Giunta e del Sindaco. Congiuntamente abbiamo presentato un documento sulle linee di guida per la ricostruzione, per rendere la nostra città una green town, modello esemplare di città del terzo millennio (leggi il documento elaborato dalla conferenza dei comitati).

Purtroppo il percorso democratico faticosamente intrapreso è stato interrotto dal Presidente della Regione Abruzzo, Chiodi che, infastidito dalle contestazioni, si è allontanato dall’aula decretando la chiusura anticipata del Consiglio Comunale; infatti tutti i consiglieri hanno preferito lasciare l’aula invece di esprimersi sulle mozioni presentate.

I comitati confermano la loro partecipazione al Consiglio Regionale del prossimo giovedì 30 luglio, autorizzati o meno.

Nell’intervento abbiamo confermato la nostra contrarietà al Piano C.A.S.E. il fallimento è stato ratificato oggi con l’ammissione della necessità di soluzioni abitative temporanee per settembre.

Si deve agire subito partendo dalla requisizione del patrimonio immobiliare sfitto per bloccare i cantieri del Piano C.A.S.E. non ancora partiti.

Chiediamo che il Comune renda pubblica la lista degli appartamenti sfitti ed agibili.

Abbiamo richiesto anche l’assoluta trasparenza da parte del Comune e della Protezione Civile nella gestione dei fondi; il sito web del comune deve contenere un rendiconto dettagliato, fino all’ultimo centesimo.

Il G8 ha offerto una vetrina importante per manifestare il dissenso verso le scelte governative ed invece i comitati sono stati lasciati colpevolmente soli nel denunciare la situazione del nostro territorio; anche rispetto al pagamento delle tasse chiediamo una posizione chiara del Consiglio Comunale che avrebbe dovuto indire una disobbedienza fiscale di tutta la cittadinanza.

Da quattro mesi viviamo siamo nelle tende e sfollati, una scelta scellerata!

Infatti sarebbe sufficiente rendere pubblici i dati sull’incremento dei decessi dopo il sisma, a causa nella permanenza nelle tendopoli, per comprendere l’effetto disastroso di questa scelta.

Nell’intervento abbiamo presentato le nostra realtà e l’impegno che abbiamo profuso in questi mesi. Ci siamo attivati per reagire alle decisioni prese sul nostro territorio e sulle nostre teste. Abbiamo denunciato le promesse non mantenute e la vergogna del Decreto Ammazza – L’Aquila.

Pretendiamo nient’altro di essere considerati come altre popolazioni che hanno vissuto il nostro stesso dramma, come gli umbri o i friulani.

Durante l’intervento abbiamo consegnato delle schede fac-simile di votazione chiedendo ai consiglieri comunali presenti di esprimersi sul decreto n. 39. Sentiamo la necessità di verificare come la pensano i nostri rappresentanti sul futuro del territorio.

Leggi le votazioni del consiglio comunale.

I consiglieri che non hanno riconsegnato la scheda sono stati considerati assenti.


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